BG ArTalent
Sosteniamo in prima fila il mondo dell'arte e della cultura
Banca Generali torna al fianco dell’arte contemporanea nella promozione di Milano ArtWeek 2024 e nella crescita del progetto BG ArTalent dedicato agli artisti italiani più interessanti nel panorama mondiale.
Per il sesto anno consecutivo la Banca sarà main sponsor della kermesse in programma dall’8 al 14 aprile, organizzata dal Comune di Milano, rendendosi promotore di un’iniziativa particolarmente sentita e attesa dal pubblico: l’apertura gratuita per tutta la giornata di sabato 15 aprile del Museo del ‘900.
Cos'è BG Art Talent?
BG ArTalent mira a supportare l’arte italiana e a valorizzare il talento nelle sue varie espressioni. In questo contesto si inserisce il recente acquisto dell'opera di Francesco Vezzoli, esposta presso l'Innovation Hub di Milano in Via Achille Mauri / Angolo Via Fieno, insieme a quelle degli artisti selezionati nelle precedenti edizioni di BG ArTalent nella sede di piazza Sant'Alessandro (Pessoli, Di Massimo, Arena, Rosa Barba, Enrico David, Lara Favaretto e Linda Fregni Nagler).
Continua a leggere per scoprire di più sulla biografia delle artiste, le opere esposte e i giorni e orari di apertura al pubblico.
Francesco Vezzoli con "Comizi di non amore - The prequel" (2004)
Francesco Vezzoli è uno degli artisti italiani contemporanei più riconosciuti a livello internazionale, da sempre interessato ad analizzare i miti della cultura contemporanea, il potere della comunicazione mediatica e i meccanismi che generano e regolano l’immaginario collettivo. Ricche di citazioni e riferimenti che attingono tanto alla storia dell’arte, alla letteratura, quanto alla musica e ai reality show, le sue opere coniugano cultura “alta” e “bassa”, ibridando spesso il fascino senza tempo del cinema con il trash quotidiano del mondo televisivo. La produzione di Vezzoli è costellata, fin dai suoi esordi, di opere costruite intorno alle figure di dive e personaggi celebri, cui l’artista affida le sue riflessioni sull'ambiguità del vero, sul potere seduttivo del linguaggio e sulla fragilità dell’essere umano.
L'opera
Sebbene l’artista utilizzi un’ampia varietà di mezzi espressivi che spaziano dal video alla fotografia, dalla performance alla scultura, con una predilezione per il mezzo cinematografico, fin dagli inizi della sua carriera Vezzoli si è dedicato anche a una tipologia importante di lavori in cui impiega la tecnica del ricamo, applicandola a un ciclo di ritratti diventati tra i lavori più significativi e rappresentativi della sua produzione. Ne è un esempio iconico Comizi di non amore - The prequel (Contestant n.3: Marianne Faithfull), ritratto legato a una delle opere più note dell’artista, “Comizi di non-amore” concepita in occasione della mostra “Trilogia della morte” (2004) alla Fondazione Prada ispirata a due celebri lavori cinematografici di Pier Paolo Pasolini, Comizi d’amore (1965) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
In “Comizi di non-amore” Vezzoli reinterpreta la tradizione del documentario e del cinéma-vérité secondo i canoni più classici della televisione pop, trasformando il film inchiesta di Pasolini in un vero e proprio reality show in cui, come sempre accade nei lavori dell’artista, partecipano figure 'cult' come Catherine Deneuve, Antonella Lualdi, Terry Schiavo, Jeanne Moreau e Marianne Faithfull.
Proprio quest’ultima è il soggetto del lavoro acquisito da Banca Generali, che consiste in una riproduzione fotografica di un ritratto della cantante e attrice britannica, icona della Swinging London su cui Vezzoli è intervenuto con dei ricami in filo metallico. L’impiego di questa tecnica si interseca con un’analisi che Vezzoli ha portato avanti sull’iconicità femminile e sulla relazione tormentata tra identità pubblica e vita privata. All’interno di questa complessa dinamica, una pratica privata, domestica e solitaria come quella del ricamo diventa il filo che lega molto fragilmente queste due dimensioni altrimenti difficilmente conciliabili. Il ritratto diventa il punto di incontro di due universi opposti – quello pubblico della fama e quello privato di una pratica prettamente domestica – dove la dimensione sociale dell’immaginario glamour si intreccia con la solitudine del gesto reiterato, quasi ossessivo e contemplativo di ricamare.
Cinema e ricamo diventano dunque due passioni che si completano e idealmente si incontrano nella figura del “regista–ricamatore”, in grado di tessere trame e legare insieme attori e immagini differenti.
Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali
Siamo felici di affiancare per il sesto anno consecutivo il Comune di Milano nell’iniziativa più importante per l’arte dedicata al grande pubblico, alla vigilia di un appuntamento istituzionale di riferimento come miart. La kermesse Milano Art Week ha dimostrato in questi anni di saper raggiungere sempre più appassionati, grazie alla creatività, alle iniziative e al talento che riesce ad esprimere. Nel nostro piccolo, col progetto BG ArTalent abbiamo intrapreso un percorso volto alla valorizzazione degli artisti italiani nel mondo, riportando nella nostra città alcune opere non facilmente accessibili. L’obiettivo è quello di stimolare gli spunti di riflessione e il confronto di idee che solo l’arte sa generare. Per la nostra realtà l’impegno per la cultura si unisce a quello per il sociale, non solo nella responsabilità della protezione dei patrimoni delle famiglie ma anche come paradigma di una crescita sostenibile per la collettività che passa anche da iniziative di valore come Milano Art Week che speriamo possano trovare sempre più riscontro.
Visita la mostra presso il BG Training & Innovation Hub
dall'8 al 14 aprile dalle 10.00 alle 18.00, prenotando a questo indirizzo mail: hub@bancagenerali.it