Una direzione contraria a tutto questo è quella intrapresa dall’istituto Helm Housing con il lancio del progetto pilota “Housing First Belfast” nel 2013 dedicato a tutte quelle persone che vivono senza casa da molti anni e che quindi hanno bisogno di maggiore supporto. L’obiettivo di questo progetto, raccontato e documentato dal fotografo, è infatti quello di contrastare questo fenomeno attraverso l’inserimento delle persone senzatetto in singoli appartamenti indipendenti, allo scopo di favorirne uno stato di benessere dignitoso e con forme di reintegrazione sociale.
L’inserimento abitativo infatti, non è l’unico problema che le persone più indigenti devono affrontare, ma solo il punto di partenza. L’altra grande sfida è il supporto strumentale ed emotivo alla persona portato avanti da èquipe multi-professionali con incontri dedicati all’ascolto delle diverse necessità come la gestione dell’alloggio, l’assistenza sanitaria o la ricerca di un’occupazione.
“Un principio che condivido e credo si debba promuovere con forza è che le scelte etiche possono a volte andare ad influire positivamente non solo sulla coscienza, ma anche sull’economia. Il progetto Housing First ne è un esempio: si prefigge di trovare una casa a persone in difficoltà senza fissa dimora, favorendone il reintegro nella società e contemporaneamente di pesare meno sui costi dell’amministrazione pubblica. Una persona che riesce a reinserirsi nella società avrà un impatto inferiore sul sistema giudiziario, commettendo meno reati, e sul sistema sanitario, mantenendosi in salute psico - fisica. Un progetto complesso e virtuoso ma anche un modo diverso e pragmatico di vedere il mondo, dove il bene dei singoli e il bene comune diventano una cosa sola.” ha dichiarato Stefano Guindani, fotografo e autore del progetto BG4SDGs – Time to Change.