Secondo un report della World Bank, al mondo ci sono circa 3 miliardi di persone che risiedono in aeree urbane e producono 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi ogni anno. In un Pianeta il cui clima grida sempre più aiuto, è evidente che ridurre questi sprechi sia più che fondamentale. Eppure al mondo c’è chi tra i rifiuti non solo ci vive, ma addirittura conta su di essi per riuscire a sfamarsi.
In Centro America, ad esempio, il fenomeno delle comunità che vivono nei basureros è costantemente in aumento in realtà come Haiti, il Nicaragua, l’Honduras e lo stesso Guatemala. In questi luoghi nei quali tonnellate di oggetti giacciono per decenni in attesa di completare il proprio ciclo di vita, interi gruppi sociali provano a sopravvivere tra immondizia, rottami, cattivi odori e totale assenza delle minime condizioni igieniche.
Proprio lì dove gli oggetti sono abbandonati a loro stessi senza alcun progetto di recupero, famiglie di uomini, donne e bambini tentano disperatamente di arrivare a fine giornata recuperando qualche avanzo di cibo o stracci con cui vestirsi.