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Finanza, missione sostenibilità
Finanza, missione sostenibilità
23 agosto 2023#Sustainability

Finanza, missione sostenibilità

L’agenda verde continua a essere una priorità assoluta. Al centro del dibattito Ue il greenwashing e il mercato del carbonio. Elena Leonardi (Banca Generali) spiega l’Abc dell’approccio Esg

Sostenibilità, reportistica green, standard emissioni zero. Locuzioni ormai entrate nel linguaggio comune ma il cui significato è spesso ancora oscuro. Moda o missione?

In molti se lo chiedono così come ci si interroga se il trend imposto dalle authority e cavalcato da aziende e istituzioni finanziarie europee e mondiali proseguirà a ritmo serrato e con quali fondamenta. Un quesito che si fa più insistente man mano che si avvicinano nuove scadenze. Un esempio?

Secondo la direttiva europea della Commissione Ue, a partire dal 2024, tutte le imprese di grandi dimensioni e le Pmi quotate dovranno rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti. Mentre le istituzioni finanziarie sono progressivamente chiamate a una maggior trasparenza in termini di investimenti e non solo.

Ma che cosa si intende per investimento sostenibile e come si sta muovendo l’industria finanziaria europea?

Un investimento sostenibile consiste nell’impiego di una somma di denaro allo scopo di ottenere un profitto per se stessi senza pregiudicare gli altri o l'ambiente, ma al contrario producendo un valore aggiunto anche per la società e l'economia”, illustra Elena Leonardi, Responsabile Servizio Banking Group Sustainability di Banca Generali. “In termini concreti, dato che l’investimento finanziario viene destinato di solito all’acquisto di partecipazioni del capitale proprio o del debito di una società emittente, è necessario che la stessa adotti politiche e regole volte al rispetto dell’ambiente, della comunità e di una solida governance aziendale, cioè che consideri attentamente i cosiddetti fattori E (Environment), S (Social) e G (Governance). Questo paradigma, apparentemente semplice, ha in realtà attivato negli ultimi anni le principali istituzioni internazionali”.

A livello Europeo il percorso verso la finanza sostenibile è cominciato già nel 2018 con la pubblicazione del Piano d’Azione della Commissione Europea ed è proseguito negli anni successivi attraverso il Green Deal e con l’emanazione di norme volte a indirizzare gli investimenti finanziari verso un'economia maggiormente sostenibile, a introdurre la sostenibilità nelle procedure per la gestione dei rischi e a rafforzare la trasparenza negli investimenti. Il riferimento è in particolare a due importanti normative europee come il Regolamento Disclosure n. 2088 del 2019 ed il regolamento Tassonomia n 852 del 2020.

A completamento del quadro, l’entrata in vigore lo scorso anno della MIFID-ESG, che valuta la coerenza dei prodotti in cui il cliente investe anche rispetto alle preferenze di sostenibilità, ha rappresentano per tutta l’industria della finanza e anche per Banca Generali una opportunità per rafforzare la relazione con la propria clientela. Costruire una comunicazione efficace e semplice è la chiave per far acquisire maggiore consapevolezza e far apprezzare l’unicità della Consulenza, aggiungendo una nuova dimensione di valore all’investimento”, prosegue Leonardi.

La manager ricorda quindi che l’agenda della finanza sostenibile continua a essere una priorità assoluta e lo si vede osservando le varie iniziative che le autorità di regolamentazione stanno portando avanti nel mondo. I temi al centro dei dibattiti delle istituzioni di regolamentazione dell’ultimo periodo riguardano, tra gli altri, il greenwashing e il mercato del carbonio.

La sostenibilità per Banca Generali

In risposta a tutto questo un numero sempre maggiore di grandi istituzioni leader di mercato si sta muovendo non solo per allineare le pratiche a un mondo in evoluzione ma anche per sensibilizzare il maggior numero di persone su un argomento che sta emergendo fattualmente con grande urgenza. Tra queste spicca Banca Generali: sia per le scelte di business (basti sapere che le masse under management ESG al 30 giugno hanno toccato quota 14,1 miliardi) sia per quanto concerne le campagne di sensibilizzazione, prima fra tutte BG4SDG’s - Time To Change, realizzata in tandem col fotografo di caratura internazionale Stefano Guindani.

Per la banca guidata dall’AD Gian Maria Mossa la creazione di valore condiviso spazia insomma dalla preposizione d’offerta alla governance, passando per la ridefinizione ormai nel lontano 2017 del proprio modello di business costruito intorno a una vision non più solo di qualità e innovazione, ma anche e soprattutto di sviluppo sostenibile. Spicca in questa mission il ruolo al fianco delle famiglie nella “protezione” dei loro patrimoni e progetti di vita. Volendo scendere ancor più nel concreto oltre all’incremento di masse Esg (cresciute di 14 volte dal 2019 ad oggi) e ai fondi creati con questa vocazione – come per esempio il Lux Im Esg Flexible Global Equity - entro il 2025 la banca punta a una riduzione dell’impronta di carbonio del 25% rispetto al 2019 in relazione agli investimenti diretti gestiti da BG. Entro il 2030 l’obiettivo è una graduale eliminazione di tutti gli investimenti in aziende collegate ai combustibili fossili, mentre al 2040 è fissato il traguardo delle zero emissioni nette.

Elena Leonardi, Head of Sustainability di Banca Generali Elena Leonardi, Head of Sustainability di Banca Generali
Un investimento sostenibile consiste nell’impiego di una somma di denaro allo scopo di ottenere un profitto per se stessi senza pregiudicare gli altri o l'ambiente, ma al contrario producendo un valore aggiunto anche per la società e l'economia.

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