Molto diversa la traiettoria dei mercati turchi nelle ultime settimane. Il giro di vite da parte delle autorità turche, con l’arresto, oltre al sindaco di Istanbul, di oltre un centinaio di persone, tra cui altri politici, giornalisti e imprenditori, ha riportato gli asset finanziari della Turchia nella tempesta.
La lira turca è scivolata, attestandosi a minimi storici nei confronti del dollaro statunitense e dell’euro, a causa delle turbolenze politiche nel Paese. La valuta a un certo punto è arrivata a perdere il 14,5% rispetto al dollaro. Il benchmark della Borsa Istanbul è arrivato a segnare un rosso del 6,9%, innescando una sospensione delle negoziazioni.
I titoli di Stato a 10 anni sono crollati, facendo salire i rendimenti di 175 punti base al 29,94%, mentre il Credit Default Swap a 5 anni della Turchia è aumentato da 250 a 325 punti, riflettendo la maggiore percezione del rischio, sebbene rimanga ben al di sotto del picco di 900 punti registrato a metà 2022.
“L’aumento del rischio politico arriva in un momento delicato per l’economia turca, che sta cercando di consolidare il percorso di disinflazione avviato con il ritorno a politiche economiche ortodosse a metà del 2023. La reazione dei mercati dimostra come l’incertezza politica possa rapidamente tradursi in pressioni sulla valuta e compromettere i risultati economici raggiunti. Gli afflussi di capitali esteri, aumentati significativamente negli ultimi mesi, potrebbero arrestarsi, mettendo a rischio la stabilità della lira e il processo di riduzione dell’inflazione”, spiega Luca Longhi, Head of Total Return Portfolio di Banca Generali.
Alcuni mercati emergenti, come dimostrano i casi di Russia e Turchia, continuano a presentare “profili di rischio/rendimento estremi e una volatilità elevatissima e spesso poco prevedibile in quanto legate a variabili politiche difficili da anticipare. In questi segmenti del mercato il ruolo della gestione attiva e professionale è quanto mai prezioso, in quanto permette di comprendere quando questi profili di rischio/rendimento diventano sbilanciati e adattare i portafogli per evitare di essere presi in contropiede da movimenti di mercato improvvisi a causa di singoli eventi in grado di cambiare repentinamente il mood dei mercati”, conclude Longhi.