L'Euro Digitale rappresenterà una vera e propria rivoluzione, imprescindibile per preservare l’autonomia strategica dell’Europa
Arriva l’euro digitale sulle nostre app bancarie
Potranno avere la valuta i cittadini dell’Eurozona o non residenti con un conto nell’area. Sarà distribuito dalle banche ma anche da Psp a patto che siano vigilati in Europa. E gli operatori a partire da Banca Generali si fanno trovare pronti
Una valuta digitale. Un’applicazione per i pagamenti. Una tecnologia proprietaria che garantisca la riservatezza dei dati degli utenti. E le prime sperimentazioni per un portafoglio virtuale, che in 3-4 anni dovrà portare all’adozione dell’Euro digitale all’interno di un’unica area di pagamenti, quella dell’Eurosistema. Fabio Panetta, membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, l’ha descritta nei giorni scorsi come una rivoluzione che dovrà essere attuata anche per “preservare l’autonomia strategica dell’Europa”. Dunque ha ripercussioni geopolitiche. L’industria dei pagamenti elettronici è storicamente dominata da Stati Uniti e Cina, che replicano questa Cortina di ferro digitale presente in tutti settori tecnologici: dall’intelligenza artificiale alle telecomunicazioni e ai satelliti.
Il Vecchio Continente è privo di operatori e circuiti in grado di intermediarli, perché le americane Visa e Mastercard dominano l’industria delle transazioni e PayPal è il benchmark degli scambi di denaro tra privati. Eppure, complice lo choc sistemico originato dalla pandemia Covid, i comportamenti delle persone stanno cambiando a una velocità senza precedenti: negli ultimi tre anni, dal 2020 in poi, i pagamenti in contanti nell’area dell’euro sono scesi dal 72% al 59%, mentre quelli digitali sono sempre più popolari. Nei Paesi Bassi e in Finlandia il contante viene utilizzato solo in un quinto delle transazioni. Ecco perché Panetta, tra i papabili per il ruolo di futuro governatore della Banca d’Italia, si sta spendendo per costruire questo “bene pubblico”, senza commissioni.
È chiaro che sussistono dei rischi per la privacy degli utenti e per la lotta al riciclaggio usato da mafie e terrorismi. In più ci sono una serie di passaggi normativi (e tecnologici) che l’Europa dovrà adottare. La Commissione Ue dovrebbe presentare a giugno la sua proposta di legge. A ottobre il Consiglio direttivo dell’Eurotower dovrà decidere se avviare le sperimentazioni per le soluzioni di questa nuova moneta. Tecnologicamente potrebbe essere la Blockchain il sistema di riferimento per realizzarla. Che però ha funzionato per il momento solo su transazioni relativamente modeste come quelle che riguardano i bitcoin o, più di recente gli Nft.
La Bce dovrebbe emettere ma non distribuire l'euro digitale. “I cittadini non avranno un conto presso la Bce o le banche centrali nazionali", ha assicurato Panetta provando a smontare sul nascere le obiezioni di chi ritiene che la nuova valuta possa far concorrenza alle banche. "L'euro digitale sarebbe un mezzo di pagamento, non una forma di investimento o di risparmio" e potrebbe essere fissato "un limite massimo per ciascun individuo pari a 3.000 euro", ovvero un importo vicino al salario medio lordo nell'area dell'euro.
Proprio nelle settimane in cui un gruppo di banche europee sta lavorando al lancio di un sistema per effettuare pagamenti digitali e istantanei. La European Payments Initiative (Epi), rappresenta il tentativo europeo di costruire un sistema di pagamenti digitali istantanei. L’idea è di creare una soluzione unica per i pagamenti digitali sfruttando la Sepa, ovvero l’area unica dei pagamenti in Euro. Cioè quell’area – che comprende gli Stati dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Regno Unito e Svizzera – in cui valgono le stesse regole e procedure per effettuare pagamenti elettronici, come i bonifici.
Sul fronte dei pagamenti digitali con l’uso della blockchain si stanno muovendo in tanti operatori e uno degli esperimenti più interessanti per il livello di sicurezza e interazione col mondo delle cripto è dato da Conio, la start up fondata da Christian Miccoli, che ha creato un wallet digitale col vantaggio dei una triplice chiave a garanzia del possesso del portafoglio virtuale. Distribuito come servizio da diversi operatori con Banca Generali ha trovato la sponda per una collaborazione di successo. BG Conio il servizio di Conio in collaborazione con Banca Generali mette a disposizione dei clienti dell’istituto i servizi di custodia, negoziazione e reporting relativo alla principale criptovaluta al mondo: il Bitcoin. E permette di effettuare compravendita in Bitcoin in totale autonomia, operando direttamente mediante il proprio conto corrente attraverso l’app di Mobile Banking Banca Generali Private.
Che cos'è l'Euro Digitale?
La Bce insieme alle banche centrali nazionali dei Paesi dell’area dell’euro sta studiando se introdurre un euro digitale. Sarebbe una valuta digitale della banca centrale, equivalente elettronico del contante. Affiancherebbe le banconote e le monete, ampliando la scelta delle persone su come pagare.
LE CARATTERISTICHE
Un euro digitale offrirebbe un mezzo di pagamento elettronico disponibile per chiunque nell’area dell’euro, sicuro e facile da usare come il contante oggi. In quanto moneta di banca centrale emessa dalla Bce sarebbe diverso dalla “moneta privata”, ma avresti la possibilità di utilizzare anche una carta o un’app sul tuo smartphone per pagare in euro digitale.
LO SCOPO
Rispondere alla crescente domanda di pagamenti elettronici sicuri e affidabili. Una moneta digitale emessa dalla banca centrale sarebbe – a detta della stessa Bce - un’ancora di stabilità per il sistema monetario e quello dei pagamenti. Un euro digitale rafforzerebbe anche la sovranità monetaria dell’area dell’euro e la concorrenza e l’efficienza del settore dei pagamenti europeo.
A CHE PUNTO SIAMO
La fase istruttoria è iniziata a ottobre 2021 e dovrebbe concludersi circa due anni dopo, a ottobre 2023. La Bce sta esaminando possibili caratteristiche e canali di distribuzione di un euro digitale, ma anche il suo impatto sul mercato. Poi deciderà se dare il via allo sviluppo di un euro digitale.