A pesare ci sono alcuni fattori da non trascurare, messi in evidenza da Dante Roscini, professore della Harvard Business School: “C’è una bolla immobiliare che è un problema grosso, visto che due terzi della ricchezza delle famiglie cinesi è nel mattone”, dice Roscini. A questi fattori, si aggiunge la difficile lotta alla pandemia del Covid-19: nella Repubblica Popolare, a differenza che in Occidente, i vaccini non hanno funzionato benissimo e il governo continua ad affrontare l’emergenza sanitaria con restrizioni molto forti, che ovviamente hanno effetti negativi sulla produzione e la crescita. Tra gli elementi critici messi in evidenza da Roscini riguardo all’economia di Pechino, c’è anche il calo degli investimenti esteri, l’aumento del debito pubblico, una disoccupazione giovanile elevata e la diminuzione dell’export che tuttavia, sottolinea il professore della Harvard Business School, “è un fenomeno in parte voluto, perché le autorità locali hanno cercato di favorire anche una crescita alimentata dai consumi interni”.