Risultati finanziari: cosa sono?
Ogni anno ci sono appuntamenti ricorrenti che la comunità finanziaria attende con forte interesse.
Stiamo parlando dei cosiddetti risultati, scopriamo insieme di cosa si tratta!
Ciclicamente la maggior parte delle società quotate in Borsa deve fronteggiare i risultati economico-finanziari, ossia la pubblicazione delle proprie relazioni sugli utili che riportano in dettaglio voci come utile netto, EBITDA, risultato operativo, margini e altro ancora, volti a dare indicazione a tutti gli stakeholders circa l’evoluzione della gestione aziendale in corso di esercizio. Nello specifico l’obbligo di comunicazione al mercato ha cadenza trimestrale, e sono quindi quattro le “earnings season” dove le società sono obbligate a presentare i loro guadagni:
- La trimestrale dove vengono presentati i bilanci dei primi tre mesi dell’anno
- La semestrale dove viene presentato il secondo trimestre dell’anno
- La novestrale in cui si comunicano i bilanci del terzo trimestre dell’anno
- I risultati annuali per il quarto trimestre dell’anno, ma spesso è anche un momento di sintesi circa l’andamento complessivo dell’anno finanziario
Le situazioni infra-annuali in Italia sono semplicemente note come trimestrali e vengono generalmente pubblicate nei mesi successivi alla chiusura del trimestre: la Consob inoltre fornisce un calendario delle emittenti che sono soggette ad obblighi di diffusione delle informazioni periodiche.
Si tratta di momenti “cruciali” non solo per le società che devono fornire informazioni sull’utile del trimestre, l’utile per azione, l’utile operativo e altri indicatori che descrivono lo stato di salute della società e le prospettive di crescita, ma anche per gli investitori proprio perché i titoli azionari legati alle società che presentano i dati rischiano di diventare volatili sia in negativo che in positivo. Inoltre il giorno in cui le aziende presentano i risultati finanziari al mercato solitamente si tiene una earning call o annuncio degli utili, ossia una conferenza dove il management della società – spesso l’amministratore delegato – espone l’esito della relazione sugli utili ad analisti, trader e media. È l’evento durante il quale si pongono eventuali domande o chiarimenti sui principali dettagli delle relazioni. Da non dimenticare la pubblicazione dei risultati rappresenta un vero e proprio requisito di legge: per questo a inizio anno le società quotate sono obbligate a depositare il proprio calendario economico per trasparenza e uniformità di informazione alla comunità finanziaria.
I giudizi degli analisti sul target price
Una volta resi noti i risultati, gli analisti danno giudizi in merito al titolo della società e al suo andamento generale facendo una stima del prezzo che potrebbe raggiungere. Questi possono essere di tre tipologie:
- Sell: il suggerimento è la vendita del titolo azionario poiché è underperform
- Hold: si consiglia di mantenerlo in portafoglio perché assume una situazione neutral/di market perform
- Buy: il titolo azionario è outperform, secondo i broker ci sarà una possibile crescita di prezzo di oltre il 15% nei successivi sei mesi. Per questo il giudizio è l’acquisto.
Glossario: le parole chiave
Ma in sostanza quali sono i principali dati che si leggono nelle relazioni economico-finanziarie?
- Utile netto è il profitto che viene realizzato da una società ed è usato per valutare la redditività della stessa in un determinato periodo. È usato infatti per calcolare l’utile per azione (EPS) della società.
- Ebitda, acronimo inglese per Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization (MOL Margine Operativo Lordo) ed è un indicatore che ci aiuta a valutare il profitto di un’impresa, escluse le imposte, gli ammortamenti, i deprezzamenti e gli interessi aziendali. È un indicatore utilizzato per valutare la capacità di produzione di utili di un’azienda.
- Margine di interesse: è dato dalla differenza tra i proventi da impieghi (interessi attivi) e investimenti (dividendi) ed il costo della raccolta (interessi passivi); è un indice che rappresenta la redditività derivante dall’attività creditizia di gestione caratteristica operativa della Banca
Per istituzioni finanziarie come Banca Generali risultano importante anche:
- Raccolta: è la somma della raccolta ordinaria da clientela nonché di quella rappresentata da titoli.
- AuM (assets under management): è il volume di risparmio gestito, inclusi fondi comuni, gestioni patrimoniali in fondi o mobiliare, il risparmio assicurativo e il risparmio amministrato. Nel caso di Banca Generali, il valore degli assets under management si riferisce alle masse gestite attraverso le reti di promotori finanziari della compagnia.