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Istruzione di qualità: è l'obiettivo al centro del dodicesimo capitolo di BG4SDGs – Time To Change
Istruzione di qualità: è l'obiettivo al centro del dodicesimo capitolo di BG4SDGs – Time To Change
07 marzo 2023#Sustainability

Istruzione di qualità: è l'obiettivo al centro del dodicesimo capitolo di BG4SDGs – Time To Change

Stefano Guindani è andato in India per indagare l'importanza di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Importante eppure fragile il diritto all’istruzione nel mondo: è quanto si può dedurre leggendo il report UNESCO che parla di oltre 250 milioni di bambini e bambine nel mondo che non possono andare a scuola a causa di discriminazioni o costi per l’istruzione insostenibili. Un numero elevato se si pensa a quanto lo studio e la conoscenza possano essere determinanti nella crescita di un Paese sotto più punti di vista.

Ed è proprio l’accesso allo studio e la qualità dell’istruzione al centro del racconto del dodicesimo capitolo di BG4SDGs – Time to Change, il progetto nato per approfondire lo stato dell’arte del processo di raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. In questa occasione, l’obiettivo di Stefano Guindani si è soffermato ad indagare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

Per analizzare la situazione, il fotografo è andato in India, a 330km da Mumbai nel piccolo villaggio di Paritewadi che ospita meno di 2000 abitanti e che fino a un qualche anno fa presentava un tasso di istruzione prossimo al 2%. Dal 2009 infatti, con il “Right to Education Act” introdotto dal governo Indiano, la situazione è cambiata in tutto il Paese facendo passare il tasso di analfabetismo dal 75% al 30%.

Un miglioramento importante per un Paese in via di sviluppo con caratteristiche territoriali uniche e difficoltà infrastrutturali che necessitano di una risposta concreta da parte di tutti, a partire dalle comunità. È infatti il caso di Ranjitsinh Disale, l’insegnante 32enne “migliore del mondo”, vincitore del Global Teacher Prize indetto nel 2014. Disale è stato premiato per aver promosso l’istruzione delle giovani donne nella scuola del villaggio Paritewadi, cambiando per sempre la vita delle ragazze, spesso date in spose fin da piccole.

“Non è facile immaginarsi un piccolo nido di mondo moderno in un territorio rurale a otto ore di strada da Mumbai. Eppure c’è. Un nido in cui i piccoli studenti di Ranjitsinh Disale si rifugiano per aprire una finestra sul mondo. Un minuscolo edificio decorato con slogan e obiettivi che anche noi, nelle nostre città tecnologicamente evolute, perseguiamo: Gender Equality, Peace, Justice e soprattutto Quality Education. Educazione di qualità ed educazione inclusiva, quella portata avanti dal maestro indiano che, con l’istituzione della scuola, ha permesso a tante bambine di poter studiare invece che diventare spose a 13 anni; che gli ha permesso poi di creare altre scuole e un metodo educativo da esportare. Esempio virtuoso di come la condivisione delle idee, la generosità intellettuale e la fiducia reciproca possano costruire un futuro migliore per tutti” ha dichiarato Stefano Guindani.

Il basso livello di frequentazione scolastica e accesso agli studi da parte delle comunità locali non è però l’unico problema. L'insegnante, grazie al premio vinto con un valore pari a un milione di dollari, ha gettato le basi per la costruzione di una scuola, partendo da un edificio "fatiscente, una via di mezzo tra una stalla e un deposito" ha garantito che tutti gli alunni avessero libri di testo nella loro lingua locale e ha inventato un sistema educativo che, utilizzando il codice QR, ha permesso agli studenti di accedere a poesie, racconti, video letture e compiti.
 

Stefano Guindani, autore e curatore del progetto Stefano Guindani, autore e curatore del progetto
“Non è facile immaginarsi un piccolo nido di mondo moderno in un territorio rurale a otto ore di strada da Mumbai. Eppure c’è. Un nido in cui i piccoli studenti di Ranjitsinh Disale si rifugiano per aprire una finestra sul mondo. Un minuscolo edificio decorato con slogan e obiettivi che anche noi, nelle nostre città tecnologicamente evolute, perseguiamo: Gender Equality, Peace, Justice e soprattutto Quality Education. Educazione di qualità ed educazione inclusiva, quella portata avanti dal maestro indiano che, con l’istituzione della scuola, ha permesso a tante bambine di poter studiare invece che diventare spose a 13 anni; che gli ha permesso poi di creare altre scuole e un metodo educativo da esportare. Esempio virtuoso di come la condivisione delle idee, la generosità intellettuale e la fiducia reciproca possano costruire un futuro migliore per tutti”

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